dora
(martedì 11 dicembre 2012)
Categoria:
Malinconia
Come si fa con gli amici..
Pensare che siamo un gruppo di belle persone, veramente. Io sono poco addentro alle notizie, perchè per motivi di tempo, navigo poco, quindi non riesco a solleticarvi con discorsi di attualità, ma sono certa che ciascuno di noi avrebbe molto di sè di cui parlare. Sono certa che in casa di ognuno di noi c'è qualche pensiero, qualche cruccio, qualche fardello più o meno pesante. Avremmo molte cose, ne sono certa, di cui parlare, potendo contare su pareri maturi e disinteressati, come si conviene tra amici. Perchè invece c'è tanto silenzio? Allora va bene: comincio io.
Da qualche tempo mi accorgo che una sottile malinconia, si impossessa dei miei pensieri......La morte di mio padre e poi del mio B. mi ha lasciata con la responsabilità assoluta e solitaria dei miei tre ragazzi. Lo so, sono grandi, ma vedete anche voi in che mondo viviamo!
Lavori più o meno regolari (il piccolo è tornato a studiare: università-LOGOPEDIA-), il grande vive in un suo mondo fatto di quadri, mostre, gallerie, e intanto si mantiene lavorando in una sala giochi (PECUNIA NON OLET, vero, Nik?). Il secondo (laurea alla LUISS in economia con specializzazione marketing), si è licenziato dalla azienda in cui era capoufficio marketing, perchè non aveva sufficiente spazio per fare carriera.
E io....sono stanca. Penso a quando avevo la loro età; avevo già tre figli, un marito, un lavoro e ogni volta che parlavo con mia madre che mi chiedeva: "come va?", la mia risposta era immancabilmente: "BENE!!"
Perchè invece io sono ora la spalla su cui tutti vengono a posare il capo? Persino B. quando stava lottando con il suo male diceva di me: "E' una roccia!" Niente di più inesatto: era solo finzione. Dovevo apparire ROCCIA, ma mi sentivo argilla. E ora il ruolo di superdonna mi si è appiccicato addosso....E sono stanca!
Non è facile parlare di questa malinconia esistenziale con le amiche. So che in ogni casa c'è un problema, ma un po' l'orgoglio, un po' questa fama di donna "forte", mi impediscono di aprirmi con qualcuna di loro. Trovo più facile usare questa specie di diario (una volta ho letto questa definizione da parte di Gio.Z.), per scrivere a briglia sciolte i miei pensieri. Scusate se vi sarò sembrata un po' pedante, se forse vi darò l'idea di essere un po' eliocentrica (come se il sole girasse intorno a me), ma tant'è. Questa anche, sono io.
Ora a voi. Parlo tanto, vero? ma sono altrettanto brava ad ascoltare. Con affetto, la vostra amica Dora.